Difesa,  Rappresentanza militare,  Sindacato

Uso dell’abito civile fuori dall’orario di servizio

Aeronautica militare: Uso dell’abito civile fuori dall’orario di servizio. “Quando un ordine militare diventa arbitrio nell’azione di comando”

Legge 382/78 art. 5 comma 3°, testualmente recita che il regolamento di disciplina deve prevedere la sua applicazione nei confronti dei militari che si trovino in una delle seguenti condizioni:

a) svolgono attività di servizio;
b) sono in luoghi militari o comunque destinati al servizio;
c) indossino l’uniforme;
d) si qualificano, in relazione a compiti di servizio, come militari o si rivolgono ad altri militari in divisa o che si qualificano come tali.

Al comma 6 dello stesso articolo, testualmente recita: “l’uso dell’abito civile è consentito fuori dei luoghi militari, durante le licenze e i permessi”.

Il Decreto Presidente della Repubblica del 25/10/1999 n. 556 “Regolamento di attuazione” Legge 18/02/1997 n. 25 – OD-4, edizione anno 2003 – a firma del Capo di Stato Maggiore pro tempore, alla pagina 1-6, lettera K regolamenta in modo chiaro l’uso facoltativo dell’abito civile fuori servizio e recita testualmente:

(b) L’uso dell’abito civile all’interno delle installazioni militari è consentito ai militari che:
  • escono dai predetti luoghi o vi rientrano, limitatamente al tragitto da e per i locali ove sono custoditi gli effetti personali;
  • si recano in locali di ritrovo ai quali sia consentito l’accesso in abito civile, limitatamente al tragitto da e per tali locali;
  • hanno necessità, durante un permesso o una licenza, di recarsi presso Comandi militari o strutture sanitarie militari;
  • sono chiamati, in relazione alle loro funzioni, a prestare la loro opera in ore non di servizio, nei casi in cui l’urgenza dell’intervento non consenta loro di indossare l’uniforme.

Le suddette citazioni sono state evidenziate per introdurre l’articolo che segue riguardante l’ordine per iscritto dato da un Comandante dell’Aeronautica Militare del Nord Italia, con il quale proibisce in modo perentorio e con minacce di provvedimenti disciplinari il personale inadempiente.

E’ del tutto evidente che l’ordine, così come appare nel documento di cui alleghiamo solamente il testo integrale, omettendo il nome e la struttura militare interessata, probabilmente si pone in netto contrasto con le disposizioni di legge e con le normative a firma del Capo di Stato Maggiore dell’OD-4 ed. 2003.

Non si capisce il perché, il Comandante di una struttura militare possa assumere posizioni rigide nei confronti del proprio personale tutto, ma in particolare per quello che viene da fuori con i mezzi più diversi, ed imporre loro il tipo di vestiario come e quando indossarlo, quando questo è in palese contraddizione con le leggi e regolamenti.

E’ fuori dubbio che il personale che arriva da fuori alla sede di lavoro, in orario non di servizio, abbia il diritto di recarsi al proprio posto di lavoro, dove probabilmente custodisce i propri effetti personali per cambiarsi ed indossare il vestiario appropriato alle sue mansioni.

Come in tutte le grosse aziende, anche le Forze Armate che sono considerate tali, abbiano la necessità non di proibire ed imporre ordini che all’apparenza si pongono non in sintonia con le leggi e regolamenti, ma dovrebbero fornire invece al proprio personale adeguati locali e arredi per custodire meglio il vestiario sia civile che militare.

La regolamentazione dell’uso facoltativo dell’abito civile fuori dall’orario di servizio, è chiara e senza ombra di dubbio, quindi non è accettabile qualsiasi imposizione fuori dalla normativa tenuto conto anche della temporaneità e il carattere della disposizione.

Non si capisce anche la sovradimensionata e arrogata discrezionalità che viene esercitata come autorevolezza, ma in realtà trasmette solo illogicità nell’azione di comando non facilmente capibile, visto la sperequazione di trattamento tra il medesimo personale della base che vi arrivi con mezzi diversi, così come evidenziato nel documento emanato; alcuni sono autorizzati altri no, perché?

Un ordine sbagliato, qualora così fosse, come sembrerebbe quello di cui è oggetto il presente articolo, dato al personale militare, potrebbe essere  fonte di abuso e restrizione della libertà personale ed individuale garantita dalla Costituzione Italiana. Non è lecito, qualora cosi fosse, assuefare ad una organizzazione le cui basi normative sono interpretate in modo soggettivo e quindi difettano di instabilità che non sempre coincidono con il diritto e il bene primario dell’individuo: il cittadino, in questo caso cittadino-militare.

Speriamo che il Colonnello Comandante legga questo articolo e possa rivedere il suo ordine e mostri un segno di consenso nel prodigarsi affinché i militari del suo reparto, ove esercita il comando, possano avere spogliatoi al di fuori dell’ingresso della base con appropriati armadietti perché il personale possa cambiarsi l’abito civile ed indossare il vestiario militare, considerato che è loro proibito l’ingresso in abito civile.

ASSODIPRO
Il Segretario Nazionale
(Carmelo Cav. BIONDO)

ALLEGATO L’ORDINE SULL’USO DELL’ABITO CIVILE ALL’INTERNO DELLE INSTALLAZIONI MILITARI

A TUTTI I REPARTI DIPENDENTI

Prot. ………

Oggetto: uso dell’abito civile all’interno delle installazioni militari.

Si è notato che sempre un maggior numero di personale staziona all’interno della sede di servizio in abiti civili. Nel ricordare che la direttiva OD-4 disciplina l’uso dell’abito civile all’interno delle installazioni militari si dispone quanto segue:

  • il personale che arriva alla sede di servizio con mezzi propri deve indossare l’uniforme;
  • il personale che arriva con mezzi pubblici oppure in bicicletta è autorizzato ad entrare in base in abiti civili solo nel percorso ingresso posto di lavoro dove deve immediatamente indossare l’uniforme;
  • il personale che utilizza mezzi militari deve indossare l’uniforme;
  • il personale che arriva in moto è autorizzato ad utilizzare in sostituzione dell’uniforme la tuta di volo o da lavoro utilizzando una giacca civile per ricoprire la parte superiore del corpo;
  • il personale che alloggia a ………………………. ed è libero dal servizio può indossare abiti civili all’interno dell’area;
  • il personale che è chiamato a prestare la propria opera in orario non di servizio, nei casi in cui l’urgenza dell’intervento non consenta di indossare l’uniforme, è autorizzato ad indossare abiti civili;
  • è assolutamente vietato al personale che per recarsi al lavoro indossa la tuta da volo o da lavoro di fermarsi o sostare per motivi privati durante il tragitto casa-lavoro (bar,edicole,supermercati);
  • autorizzazioni particolari ad indossare abiti civili durante il servizio saranno valutate dal Comandante di Stormo.

Esorto le SS.LL. a voler porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di eliminare il fenomeno in oggetto, significando che in caso contrario mi vedrò costretto ad adottare provvedimenti disciplinari nei confronti del personale inadempiente.

F.to
Il Comandante

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.