L’Associazione Solidarietà Diritto e Progresso nel perseguire i suoi intenti di tutela del personale militare:
- manifesta piena solidarietà verso tutti i militari italiani coinvolti nelle tragiche vicende legate alle conseguenze delle sostanze tossiche e radioattive utilizzate durante i conflitti militari;
- offre il pieno sostegno oltre che morale anche materiale, attraverso le sue strutture, a tutti i militari e alle loro famiglie, allo scopo di tutelare i loro diritti e di garantire loro quell’aiuto che viene invece negato dall’amministrazione;
- evidenzia la necessità che le strutture militari si facciano carico di garantire a tutti i militari il diritto di effettuare gli opportuni accertamenti sanitari (“anche quelli costosi”) allo scopo di prevenire ogni possibile conseguenza delle sostanze pericolose presenti nei territori teatro di operazioni belliche;
- evidenzia che le renitenze dimostrate dalle istituzioni militari e civili confermano ancora una volta la necessità di riconoscere ai militari uno strumento rappresentativo che abbia effettivi poteri di autotutela che sia autonomo e indipendente rispetto all’amministrazione;
- l’As.So.Di.Pro. rileva inoltre l’inconcepibile carenza
delle istituzioni nel dare il giusto rilievo e importanza al ruolo che svolgono
i militari italiani con riguardo particolare alle missioni estere; non e’
infatti accettabile che per avere il giusto rilievo e riconoscimento per le
attività svolte, i militari italiani debbano essere colpiti da tragedie che li
coinvolgono personalmente e si ripercuotono sulle loro famiglie. E’
indispensabile che lo stato riconosca la loro specificità e l’importanza del
loro ruolo intervenendo attraverso i seguenti punti fondamentali:
- riconoscimento dello status di militari attraverso una distinzione economico – giuridica, rispetto al normale pubblico dipendente;
- riconoscimento di uno strumento di autotutela autonomo e indipendente rispetto all’autorità militare;
- tutela reale dei militari coinvolti nelle tragiche vicende e delle loro famiglie.
24 Dicembre 2000
a cura del
Direttivo Nazionale As.So.Di.Pro