Esprimere il cordoglio, i sentimenti di vicinanza e di partecipazione alle famiglie dei militari caduti e feriti nel teatro Afgano è un compito al quale avremmo voluto volentieri sottrarci.
Partecipiamo all’impegno dei nostri soldati con la consapevolezza dei rischi ai quali sono esposti e con la speranza per la loro incolumità di saperli meritevoli del rispetto delle popolazioni che stanno soccorrendo per aiutarle nella costruzione di un futuro fatto di pace, democrazia e libertà.
Nei labirinti degli equilibri politici e degli interessi fra le parti in causa (etnie, soggetti istituzionali, e consolidati poteri terroristici,ideologici ed economici) che si ramificano e si disperdono in contesti extra territoriali che si smarriscono le ragioni dell’intervento umanitario e dei migliori propositi di
assistenza civile dei soccorritori; dentro tale labirinto stenta a vedersi la luce di una soluzione idonea a rappresentare un equilibrio sul quale costruire negoziati per futuri scenari di ricostruzione delle strutture portanti della nazione Afgana.
E’ a causa di queste difficoltà che i nostri militari sono maggiormente esposti; è per queste ragioni che, la costruzione di un modello di civiltà fondato sul rispetto dei fondamentali valori umani stenta a farsi strada lasciando sulle impervie vie di questa, vittime innocenti come i nostri soldati.
Alla partecipazione che i nuovi lutti hanno causato accompagniamo il silenziamento delle recriminazioni , l’abbraccio fraterno verso tutte le famiglie dei militari caduti e feriti e il più commosso e riconoscente pensiero verso i nostri soldati che ci hanno lasciato o che sono rimasti colpiti nell’attentato di questa mattina.
Domenica 10 ottobre 2010
AS.So.DI.PRO.
Il Presidente
Emilio Ammiraglia